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Gli smartphone diventano mini-sismografi - Accelerometri e algoritmi per triangolare le onde sismiche


Grazie ad una sperimentazione di Google , i nostri smartphone potrebbero dare a migliaia di persone preziosi secondi di vantaggio in caso di scosse di terremoto. 



La sperimentazione di un sistema di rilevazione e avviso basato sugli accelerometri degli smartphone con sistema operativo Android, di Google, sarà testato per la prima volta in California. 

Sono più di 2,5 miliardi i dispositivi che utilizzano il sistema operativo Android e l’utilizzo di sensori per rilevare i movimenti generati dalle onde sismiche non è una novità: da tempo sono inseriti nel sottosuolo e nelle strutture degli edifici. 

Se invece il sistema basato su accelerometri si dimostrasse efficace, l’avviso di terremoto potrebbe raggiungere simultaneamente molte più persone. Il telefono invierebbe la propria posizione a Google, consentendo agli algoritmi di triangolare l'epicentro e stimare la magnitudo con poche centinaia di segnalazioni, ha detto l’ingegnere capo del programma, Marc Stogaitis. Gli accelerometri - sensori che misurano la direzione e la forza del movimento - servono principalmente a determinare se un utente sta tenendo il telefono in orizzontale o in verticale. 


Google ha studiato le serie storiche dei movimenti rilevati dagli accelerometri durante i terremoti e ha scoperto che potevano fornire, in alcuni casi, fino a un minuto di preavviso. Gli esperti in sismologia interpellati da Google credono infatti che trasformare gli smartphone in mini-sismografi possa rappresentare un passo in avanti importante, al netto di possibili errori. 

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