Ancora novità in casa facebook , il patron Mark Zuckeberg ha lanciato Facebook Horizon Workrooms, una nuova piattaforma per il lavoro da casa, collaborativo, che si differenzia dalle riunioni su Zoom o su Meet in quanto per utilizzarlo bisogna indossare il visore Facebook Oculus Quest 2 per entrare in una riunione virtuale in 3D.

E' un nuovo servizio innovativo, che sta facendo molto parlare in questi giorni, in quanto per tanti sembra fantascienza, sembra “troppo avanti“, ma Facebook afferma che funziona e che questa piattaforma è già usata dai suoi dipendenti con ottimi risultati. Ma vediamo come funziona e quali sono i suoi costi.
Come funziona Horizon Workrooms e quanto costa?
Workrooms è un’esperienza di realtà mista, che consente di portare con sé nella riunione virtuale la propria scrivania fisica e la propria tastiera: le vedremo, insieme a quelle dei nostri colleghi, nella stanza virtuale vicino a noi e interagiremo con esse grazie ad una apposita app per Mac e per Windows: potremo prendere appunti, condividere file e schermo e molto altro come se fossimo realmente nella stessa stanza, davanti al nostro laptop.
Grazie al rilevamento della posizione delle mani, poi, sarà possibile usare i gesti per indicare qualcosa sulla lavagna o, semplicemente, per esprimere la propria personalità agli altri proprio come faremmo in una riunione in presenza.
Tutto ciò richiede il visore di Facebook, ma chi non ne è dotato non sarà escluso: potrà partecipare alla riunione in audio o in video, ma ovviamente con possibilità di collaborare limitate dai mezzi.
Horizon Workrooms è un servizio già attivo e utilizzabile da chiunque (ma è ancora in beta), previa registrazione alla piattaforma. Per usarlo al 100%, come abbiamo già visto, è necessario comprare un visore Oculus Quest 2, al prezzo di partenza di 349 euro (sono inclusi 2 controller touch per rilevare i gesti delle mani).

La registrazione alla piattaforma al momento è gratuita, ma non è da escludere che in futuro verrà introdotta una versione a pagamento, con funzioni più evolute.
Cosa ne pensate di questa nuova piattaforma di collaborazione? Potrebbe essere la svolta per didattica a distanza e smart working? Lasciate un commento nel form sottostante.
Fonte Liberto.tecnologia