Come funziona la navigazione anonima
Iniziamo con il dire che la navigazione in incognito o anonima cambia in base al browser che usiamo. Mozilla Firefox, Google Chrome, Internet Explorer, Safari e Opera, per fare alcuni esempi. Nella navigazione “classica” il browser salva la nostra cronologia di navigazione, i cookie dei vari siti visitati, i moduli di scrittura che abbiamo compilato, le password salvate, i file scaricati e tutte le ricerche effettuate nella barra di ricerca. Questi dati sono visibili, oltre a noi stessi, anche al nostro datore di lavoro (se usiamo un device aziendale), al nostro fornitore del servizio Internet e ai siti stessi che visitiamo. Con la navigazione in incognito alcuni di questi dati non vengono salvati nel nostro PC, ma restano comunque visibili per i soggetti prima elencati. Per quanto riguarda i cookie, solitamente, vengono salvati ma solo per la durata della navigazione in incognito. La navigazione in incognito può anche essere utile per usare più pagine dello stesso social network all’unisono. Per esempio se nella navigazione, che possiamo definire classica apriamo Facebook, solitamente ci restituisce il nostro profilo dove siamo già loggati. Se vogliamo accedere con un altro account, magari quello aziendale, possiamo aprire una finestra in incognito. In questo caso ci verrà chiesto di loggarci e le password non verranno salvate per un futuro accesso. Anche se ci dimenticassimo di effettuare il log-out.
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