Gli scandali intorno a Facebook sembrano non finire mai. Il colosso dei social network, infatti, è di nuovo finito nella bufera per aver pagato centinaia di operatori esterni all'azienda per trascrivere in testo i messaggi vocali trasmessi dagli utenti tramite Messenger.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg, a cui Facebook ha risposto ammettendo l'operazione in passato, ma spiegando di «essere stata autorizzata dagli utenti», anche se alcuni esperti ritengono che non ci sia scritta nelle condizioni d'uso l'eventualità di questo utilizzo dei messaggi vocali.
Tra le aziende che hanno effettuato trascrizioni dei file audio, al fine di migliorare le tecnologie di assistenza, ci sono anche Apple e Google, che nei giorni scorsi hanno annunciato di aver interrotto questo genere di operazioni. Amazon, invece, ha spiegato che permetterà agli utenti di impedire l'utilizzo per la trascrizione dei messaggi vocali scambiati con l'assistente vocale Alexa, contenuto nei dispositivi Echo.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg, a cui Facebook ha risposto ammettendo l'operazione in passato, ma spiegando di «essere stata autorizzata dagli utenti», anche se alcuni esperti ritengono che non ci sia scritta nelle condizioni d'uso l'eventualità di questo utilizzo dei messaggi vocali.
Tra le aziende che hanno effettuato trascrizioni dei file audio, al fine di migliorare le tecnologie di assistenza, ci sono anche Apple e Google, che nei giorni scorsi hanno annunciato di aver interrotto questo genere di operazioni. Amazon, invece, ha spiegato che permetterà agli utenti di impedire l'utilizzo per la trascrizione dei messaggi vocali scambiati con l'assistente vocale Alexa, contenuto nei dispositivi Echo.
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