Ritorniamo a parlare di domotica e smart home , nella giornata di ieri si รจ chiuso un accordo storico per la domotica e per una volta la definizione non รจ esagerata. Apple, Amazon, Google si sono alleati per creare uno standard unico nella tecnologia casalinga
Avere un unico standard significa cancellare di netto quella frammentarietร che finora ha contraddistinto la domotica. Gli assistenti vocali Siri, Alexa e Google Assistant infatti sono compatibili solo con alcuni prodotti e ogni produttore deve scegliere da che parte schierarsi, se far entrare quella cassa connessa, quella lampadina o quella tapparella hi-tech nella galassia Amazon, Google o Apple. Stessa scelta coinvolgeva anche il consumatore.
Avere un iPhone significa poter accedere solo ad alcuni prodotti cosรฌ come scegliere Google Home o Amazon Echo. Questa netta divisione dei servizi ha rallentato parecchio la diffusione della domotica ma con Project Connected Home over IP, questo il nome dell'alleanza, tutto dovrebbe diventare molto piรน semplice. Oltre ai tre grandi della casa connessa infatti ci sono produttori riuniti nella Zigbee Alliance, protagonisti del calibro di Ikea, Samsung SmartThings, Schneider Electric, Legrand, Signify (la vecchia Philips Lighting) e Somfy mentre il protocollo sarร open source.
Sicuramente รจ un grande passo in avanti che aprirร nuove frontiere nella smart home , alla fine cosa cambia al momento? Con il progetto Connected Home Over IP, insomma, si son semplicemente gettate le basi per un futuro percorso comune che non andrร ad incrociare, nรฉ a frenare, i device giร commercializzati: le specifiche degli standard per il dialogo tra i device non saranno rilasciate se non verso la fine del 2020.
Nel frattempo qualsiasi sviluppatore potrร creare nuovi servizi o dispositivi in grado di dialogare con i device del progetto Connected Home Over IP, cosรฌ da arricchirne la piattaforma e da estenderne la portata.
Avere un unico standard significa cancellare di netto quella frammentarietร che finora ha contraddistinto la domotica. Gli assistenti vocali Siri, Alexa e Google Assistant infatti sono compatibili solo con alcuni prodotti e ogni produttore deve scegliere da che parte schierarsi, se far entrare quella cassa connessa, quella lampadina o quella tapparella hi-tech nella galassia Amazon, Google o Apple. Stessa scelta coinvolgeva anche il consumatore.
Avere un iPhone significa poter accedere solo ad alcuni prodotti cosรฌ come scegliere Google Home o Amazon Echo. Questa netta divisione dei servizi ha rallentato parecchio la diffusione della domotica ma con Project Connected Home over IP, questo il nome dell'alleanza, tutto dovrebbe diventare molto piรน semplice. Oltre ai tre grandi della casa connessa infatti ci sono produttori riuniti nella Zigbee Alliance, protagonisti del calibro di Ikea, Samsung SmartThings, Schneider Electric, Legrand, Signify (la vecchia Philips Lighting) e Somfy mentre il protocollo sarร open source.
Sicuramente รจ un grande passo in avanti che aprirร nuove frontiere nella smart home , alla fine cosa cambia al momento? Con il progetto Connected Home Over IP, insomma, si son semplicemente gettate le basi per un futuro percorso comune che non andrร ad incrociare, nรฉ a frenare, i device giร commercializzati: le specifiche degli standard per il dialogo tra i device non saranno rilasciate se non verso la fine del 2020.
Nel frattempo qualsiasi sviluppatore potrร creare nuovi servizi o dispositivi in grado di dialogare con i device del progetto Connected Home Over IP, cosรฌ da arricchirne la piattaforma e da estenderne la portata.
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