Google Meet ha da pochi giorni aggiunto una funzione che cancella i rumori di sottofondo: traffico, ventole del computer voci dei familiari
Annunciato ad aprile, è finalmente arrivato il sistema di cancellazione del rumore su Google Meet, la piattaforma di videoconferenze di Google dedicata agli utenti business. Non è ancora disponibile per tutti, ma è già in fase di rollout e alcuni utenti G Suite in America la stanno già usando. Tutti gli altri la potranno usare, molto probabilmente, entro fine mese.
Google, con questa funzionalità , si mette al pari della concorrenza che, a causa del boom dello smartworking, ha guadagnato moltissimo terreno negli ultimi mesi tanto che Zoom ha potuto dichiarare di essere passata da 10 milioni di utenti a 200 milioni in appena tre mesi.
Grossa crescita anche per Microsoft Teams, anche se con numeri più contenuti. E proprio Microsoft aveva annunciato l’arrivo della riduzione del rumore a fine marzo. Il sistema di cancellazione del rumore di Google Meet, come quello offerto dai concorrenti, si basa su complessi algoritmi di intelligenza artificiale.
Lo scopo dell’algoritmo di cancellazione del rumore applicato alle videoconferenze è quello di ridurre o eliminare del tutto i rumori di sottofondo captati dal microfono insieme alla voce dei partecipanti. Rumori costanti, come quelli del traffico urbano se un partecipante è in mezzo alla strada o a casa con la finestra aperta, o occasionali come una penna che sbatte sul tavolo, il click della penna stessa, un cucchiaino che gira in una tazza se un partecipante sta bevendo una bibita, un pacchetto di snack se sta mangiando. Il suono captato dal microfono di ogni partecipante viene inviato, criptato, ai server di Google Meet e poi trasferito agli altri partecipanti dopo essere stato ripulito sottraendo tutti questi rumori. La sottrazione avviene per comparazione con un dataset di onde sonore corrispondenti ai rumori fastidiosi più frequenti.
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