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Seggiolini antiabbandono e altri dispositivi compatibili diventano obbligatori - Ecco tutto quello che c'è da sapere

Seggiolini antiabbandono e dispositivi compatibili , da ieri l'obbligo è in vigore dal 7 novembre, ma in questa vicenda e come sempre in italia il caos regna sovrano. Proprio per questo cerchiamo di fare chiarezza sull'argomento 


Dispositivi antiabbandono - la normativa vigente
Il 23 Ottobre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada. Dopo 15 giorni, ovvero oggi 7 Novembre, entra in vigore come indicato dalla Circolare esplicativa pubblicata ieri dalla Direzione Centrale delle Specialità. Ecco un estratto dell’articolo:

Il conducente dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 immatricolati in Italia, o immatricolati all’estero e condotti da residenti in Italia, quando trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta di cui al comma 1, ha l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino, rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.“


I dispositivi antiabbandono, come seggiolini antiabbandono o cuscini a pressione o allarmi smart o altro, “dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate)”.

Che incentivi ci sono per l’acquisto di dispositivi antiabbandono?

Secondo il dl Fisco è previsto un incentivo per l’acquisto di un dispositivo antiabbandono di 30 euro, ma le modalità con cui questo incentivo saranno erogate non sono ancora chiare.

È Ubaldo Pagano, componente della commissione Bilancio della Camera, a lanciare l’allarme: “Il ministero dell’Interno sospenda per il momento le sanzioni sui seggiolini anti abbandono, finché i cittadini non saranno stati informati in maniera corretta e diffusa sulla nuova normativa e finché non sarà operativo l’incentivo di 30 euro all’acquisto, previsto da dl Fisco, le cui modalità di attuazione devono ancora essere chiarite dal ministero dei Trasporti”.

Pago una multa se non dispongo di un dispositivo antiabbandono?

Se non si dispone di un seggiolino antiabbandono o di un altro dispositivo compatibile con le specifiche del Ministero si dovrà pagare una multa. Chi non ottempererà a questi obblighi incorrerà infatti nelle sanzioni previste dall’articolo 172 del Codice della Strada, che prevede una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Quali dispositivi comprare? 
A questo punto c'è da chiedersi quali dispositivi comprare, per non rischiare le multe (che sono salate ma potrebbero scattare tra qualche tempo come descritto a seguire). I seggiolini con i sensori già integrati di fabbrica sono praticamente impossibili da trovare, quindi la maggior parte dei guidatori con figli piccoli a bordo sarà costretto a ripiegare sui sensori aggiuntivi. Che sono di diverso tipo: si va da quelli che si collegano alla cintura del seggiolino ai tappetini con sensore di pressione. La maggior parte di essi si connette via Bluetooth al cellulare del genitore per comunicargli se ha lasciato il figlio in auto e, se non riceve risposta in tempi brevi, lancia l'allarme ad una lista di contatti preimpostati. Quasi tutti questi dispositivi sono a batteria ed integrano una funzione di avviso in caso di batteria scarica. I prezzi sono relativamente bassi: si parte da meno di trenta euro per un sensore da agganciare alla cintura e difficilmente si superano i cento euro per un buon tappetino.

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