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Applicazione Immuni - Come si installa e come funziona

L’app Immuni si basa sul sistema di contact tracing sviluppato da Google e Apple per i loro sistemi operativi. Affinché il sistema funzioni è necessario avere uno smartphone compatibile con i requisiti descritti dalle due aziende


iPhone aggiornato a iOS 13.5 (supportato da iPhone 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, iPhone SE (seconda generazione), iPhone 8, 8 Plus, iPhone 7, 7 Plus, iPhone 6s, 6s Plus, iPhone SE (prima generazione).
Android: il dispositivo deve avere il Bluetooth Low Energy, il sistema operativo aggiornato ad Android 6.0 o superiore, Google Play Services aggiornati alla versione 20.18.13 o superiore. Tutti e tre i requisiti sono necessari.
Nei primi giorni dopo l’arrivo ufficiale sul Google Play Store, ci sono stati problemi su alcuni smartphone Huawei, risolti prontamente con un aggiornamento da parte degli sviluppatori. Ora l’app Immuni funziona sulla maggior parte dei dispositivi Huawei.

Come si scarica Immuni


Chi ha uno smartphone Android deve aprire il Google Play Store, scrivere Immuni sullo spazio dedicato alla ricerca delle app e poi premere sul tasto “Installa”.

Chi ha un iPhone, deve aprire l’App Store e cercare l’app Immuni e poi far partire il download. Nel giro di qualche secondo l’app verrà installata e s potrà iniziare a utilizzare le funzioni di Immuni.

A breve l’applicazione verrà resa disponibile anche su App Gallery, lo store presente sugli smartphone Huawei per ampliare ancora di più il numero di dispositivi compatibili.

Come si attiva Immuni
Alla base del funzionamento di Immuni c’è il “sistema di notifiche di esposizione al Covid-19” introdotto da Google e Apple sugli smartphone con un aggiornamento lato software. Affinché il sistemi funzioni è necessario attivare alcuni strumenti dello smartphone. In primis bisogna installare l’app sui propri dispositivi e poi attivare le notifiche di esposizione dalle impostazioni del dispositivo (solitamente si attiva in automatico dopo l’installazione dell’app).

A questo punto bisogna lanciare Immuni, inserire alcuni dati (Regione e Provincia in cui si abita), e attivare il Bluetooth e il GPS. Questi due elementi sono fondamentali per il corretto utilizzo dell’app: il Bluetooth Low Energy viene utilizzato per scambiare i codici identificativi anonimi, mentre il GPS serve proprio a identificare i dispositivi Bluetooth presenti nelle vicinanze. Chi ha paura di essere geolocalizzato, però, non deve temere nulla: questo tipo di dati non viene salvato.

Come funziona Immuni



A cosa serve Immuni? E come funziona l’app? L’applicazione è in sostanza un sistema di contact tracing per monitorare la diffusione dei contagi del Covid-19. Come avrete potuto capire, Immuni funziona grazie al Bluetooth: due dispositivi che hanno l’app attivata si scambiano dei codici identificativi che restano salvati sullo smartphone per 14 giorni. Il codice viene aggiornato in continuazione in modo da salvaguardare l’anonimato dei cittadini italiani.

Se una persona risulta essere contagiata dal Covid-19, può segnalare insieme agli operatori sanitari la sua positività sull’app. Appena l’informazione viene inserita, l’app invia una notifica a tutte le persone che hanno avuto un contatto con il positivo. In questo modo parte il periodo di quarantena preventivo e gli operatori sanitari possono mettere in campo tutte le precauzioni del caso per evitare lo scoppio di un nuovo focolaio.

Chi teme per la propria privacy non deve avere paura. Il codice di Immuni è open-source ed è stato pubblicato su GitHub. Può essere visionato da qualsiasi persona e gli esperti che lo hanno analizzato assicurano che gli sviluppatori di Bending Spoons hanno svolto un ottimo lavoro. Inoltre, tutti i dati che sono stati raccolti da Immuni in questo periodo, verranno eliminati definitivamente il 31 dicembre 2020.

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